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sull’isola per sfuggire alle invasioni dei 16 km² è completamente rocciosa e
mongoli. Il sito originario si espanse caratterizzata da una vegetazione molto
lungo l’insenatura naturale che fece la scarsa; il villaggio omonimo si trova
fortuna della cittadina. Sono ancora sulle pendici di un’altura dove sorge la
visibili le residenze multicolori del XIX parrocchiale di Sant’Andrea, dominata da
secolo, quando era un importante cantiere un’alta torre campanaria.
navale per la navigazione a vela, mentre A sud di Lošinj, Ilovik, di appena 6 km², è
con la fi ne del secolo Mali Lošinj ospitò una delle mete preferite dai velisti. Il clima
numerosi personaggi che da Vienna e da permette la coltivazione della vite, degli
Budapest arrivavano per goderne l’aria olivi e degli alberi da frutta. Davanti a
salubre. Ilovik si distende l’isolotto di San Pietro
La città si presenta con un porto dei Nembi (Sv. Petar), sul quale spuntano
circondato da verdi colline che degradano i resti di una fortezza veneziana e di
verso il mare. Il lungomare, Riva un’abbazia benedettina.
Lošinjskih Kapetana, è un tipico corso
animato con caffè, alberghi e negozi. In Cres Città
centro sorge la Chiesa della Natività L’antica Crepsa oggi ha l’aspetto di una
della Vergine (Župna Crkva Male tipica località marittima, con case disposte
Gospe): costruita nella prima metà del a terrazza sulle pendici di una collina rivolte
XVIII secolo, presenta una bella facciata sulla baia omonima, nel quale si trova il
barocca e ospita al suo interno un porto cittadino riparato dalle correnti e dai
dipinto sulla natività della Beata Vergine venti. Nel XV secolo furono trasferiti qui
e un’opera di Bartolomeo Ferrari. La gli abitanti di Osor, colpita da un’epidemia
Art Collection (Umjetničke Zbirke), di peste, dando inizio alle costruzioni di
invece, mostra opere di pittori croati ville patrizie veneziane e anche di una cinta
contemporanei, e di pittori italiani e muraria con due porte sormontate da un
fi amminghi del XVII e XVIII secolo. arco.
L’abitato all’interno delle mura è un vero e Isola di Lussino
Veli Lošinj proprio labirinto di strade, calli e piazzette
Rispetto alla vicina Mali, Veli è rimasto con edifi ci mediaveli ornati da numerosi
un tipico villaggio di pescatori di modeste stemmi nobiliari. Tra gli edifi ci si segnala
dimensioni con piccole case colorate che Palazzo Arsan, nel quale è ospitato il
si affacciano sulla baia. Sono presenti le Museo Archeologico ricco di materiali
abitazioni dei capitani che si facevano lapidei e di anfore. In Trg Petrica si trova la
costruire le loro ville circondate e nascoste Loggia cinquecentesca che oggi accoglie
da suggestivi giardini esotici. il mercato della frutta, della verdura e del
La Chiesa di Sant’Antonio (Crkva Sv. rinomato olio di oliva.
Antun), costruita nel XV secolo e rifatta Dietro la loggia s’innalza la Porta
nel 1774, ospita sette splendidi altari Principale che originariamente conteneva
barocchi e una collezione di quadri italiani lo stemma del Leone di San Marco,
donati dai capitani marittimi di ritorno abbattuto con la fi ne della dominazione
dai loro viaggi. La Torre Veneziana veneziana. Si affacciano sul porto, chiamato
merlata risale al XVI secolo e serviva per Mandracchio, la Torre dell’Orologio
difendere la città dai pirati uscocchi; oggi è e alcuni palazzi di età rinascimentale.
sede di un piccolo museo. Infi ne, gli edifi ci di culto: la Chiesa di
Santa Maria delle Nevi (Sv. Marija
Altre isole Snježne) del 1448, che presenta un portale
A ovest di Lošinj si distende l’isola di rinascimentale e all’interno un’interessante
Susak, abitata da meno di 200 abitanti, veduta della città nel XVIII secolo oltre a
celebre per le spiagge di sabbia chiara e numerose tele di pittori di scuola veneta,
per le case in pietra bianca, trasportata la Chiesa di Sant’Isidoro (Sv. Sidar), il
qui da Lošinj. Sopravvive ancora oggi patrono della città, risalente al XII secolo,
fra le donne l’usanza di portare gli abiti davanti alla quale spunta una colonna con
tradizionali, caratterizzati da colori capitello del VII secolo, e la Chiesa di
sgargianti. L’economia isolana si basa sulla Santa Maria Maddalena, una delle più
viticoltura: le terrazze coltivate a vigneti belle chiese gotiche del Paese. All’esterno
e degradanti verso il mare ricoprono la della cinta muraria, la Chiesa di San
maggior parte del territorio. Il centro Francesco si segnala anche per un
abitato si dispone attorno all’Abbazia di particolare curioso: i capitelli che ornano
San Michele (Sv. Mihovil), risalente all’XI le bifore raffi gurano volti allegri sui lati
secolo. settentrionale e orientale, volti tristi sui lati
L’isola di Unije con una superfi cie di meridionale e occidentale.
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