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pietrifi candosi e dando vita a barriere   parco è conosciuto per due profonde gole,
                                        di travertino che sono responsabili dei   Velika Paklenica (Paklenica Grande) e
                                        salti più o meno alti dell’acqua del fi ume.   Mala Paklenica (Paklenica Piccola), le
                                        Le acque, inoltre, sono molto ricche   cui pareti, alte fi no a 400 metri e ricche
                                        di minerali e di microrganismi che ne   di fenditure e di caverne, sono una meta
                                        mutano continuamente il colore, dal verde   ambita da scalatori e rocciatori.
                                        smeraldo al blu intenso.               Nonostante sia costituito da rocce
                                        La fl ora è costituita da faggi nella parte   carsiche, il Velebit è coperto da una
                                        settentrionale del parco e da un bosco   vegetazione rigogliosa, costituita da
                                        più rado di abeti e pini nel resto del   pini, abeti, querce e faggi. La fauna vede
                                        territorio. Molto ricca anche la fauna: i   numerosi rapaci, come falchi pellegrini,
                                        simboli del parco sono l’orso e il lupo,   aquile reali, grifoni, avvoltoi, poiane,
                                        ma sono presenti anche cervi, caprioli,   sparvieri, orsi, volpi, cinghiali, caprioli
                                        cinghiali, volpi, lontre, conigli e, per ciò   e lupi. Un sentiero attraversa tutto il
                                        che concerne l’avifauna, falchi pescatori,   fondovalle permettendo di godere dello
                                        aquile, martin pescatori, civette, anatre,   spettacolo del parco.
                                        cicogne nere e aironi.                 A circa 1500 m di altezza nel 1966 è stato
                                        Tutta l’area ha attraversato ovviamente   istituito un interessante Orto Botanico.
                                        i medesimi avvenimenti della regione   Nel 1912 furono scoperte le Grotte
                                        attorno a Zara. Dopo i traci e gli illiri,   di Cerovac, lunghe in totale quasi 4
                                        nel 59 a.C. vide l’arrivo dei romani,   mila metri con interessanti formazioni
                                        quindi gli slavi dal VII secolo per tutto   carsiche, stalattiti, stalagmiti, laghi e
                                        l’alto medioevo. Nel 1528 ebbe inizio   cascate sotterranee. L’ingresso principale
                                        l’occupazione turca fi no alla sconfi tta   è costituito dalla cittadina di Starigrad,
                                        da parte degli austriaci, che fecero di   che si trova lungo la strada costiera che
                                        quest’area una Krajina, una frontiera   congiunge Fiume e Zara.
                                        militare controllata da serbo-ortodossi.
                                        Alla fi ne del XIX secolo iniziò lo
                                        sfruttamento turistico dei laghi con la   ISOLA DI PAG
                                        costruzione del primo albergo nel 1896.   A nord di Zara, Pag (Pago) offre paesaggi
                                        Durante la guerra civile tra croati e serbi il   rocciosi, dalla vegetazione molto rada,
                                        parco, nelle mani di questi ultimi, vide la   per certi versi spoglia ma non priva di
                                        quasi completa distruzione delle strutture   fascino grazie anche a radicate tradizioni
                                        ricettive, mentre il patrimonio culturale   come quella del famoso formaggio locale,
                                        fu lasciato intatto. È stato in seguito   il Paški Sir, simile al pecorino il cui gusto
                                        ripristinato.                          molto forte è dovuto alla stagionatura
                                        I laghi inferiori sono il Novakovica Brod,   e al latte delle pecore che si nutrono di
                                        immediatamente dopo l’ingresso nel     piante aromatiche, oppure il vino bianco
                                        parco, il Kaluderovac con due suggestive   žutica e i bei merletti venduti dalle signore
                        Laghi di Plitvice  caverne, il Gavanovac, che presenta   nei piccoli centri. Si tratta di un’isola
                                        le cascate principali della prima parte   carsica lunga circa 65 km con due catene
                                        del parco, e il Milanovac dalle acque   montuose parallele alla costa, coperta
                        Laghi di Plitvice  cangianti. Il Kozjak è il più grande di   sporadicamente da ulivi e da qualche vite.
                                        tutti, con una lunghezza di circa 3 km e le   La costa orientale è battuta dalla bora,
                                        rive coperte di foreste. Al centro del lago,   mentre quella occidentale gode di un
                                        attraversabile tramite un battello elettrico,   clima più mite e si presenta coperta dalla
                                        vi è una piccola isola di forma ovale in   macchia mediterranea.
                                        travertino. Proseguendo verso nord si   I centri abitati principali sono Pag
                                        incontrano il Gradinsko, ricco di canneti   sulla grande Paški Zaljev nel centro
                                        nei quali nidifi cano le anatre, il Galovac,   dell’isola, Novalja nella parte nord,
                                        considerato il più bello, il Okrugljak con   Šimuni, Mandre e Straško. Nella parte
                                        due grandi cascate, il Ciginovac e, infi ne,   meridionale dell’isola un ponte la collega
                                        il Proškansko.                         con la terraferma. I primi abitanti
                                                                               dell’isola sono stati gli illiri e i liburni
                                                                               prima e i romani a partire dal I secolo
                                        NACIONALNI PARK PAKLENICA –            a.C., quando Publio Cornelio Scipione il
                                        PARCO NAZIONALE DI PAKLENICA           Dalmata fondò il Pagus di Cissa e il porto
                                        Istituito nel 1949, il parco si estende su   di Navalia. Delle numerose ville romane
                                        circa 3600 ettari nel territorio dominato   sull’isola restano alcuni frammenti delle
                                        dal massiccio del Velebit che si allunga   decorazioni a mosaico e un acquedotto.
                                        per 150 km nell’Adriatico, e dal febbraio   Dopo sporadiche presenze slave, a
                                        1978 è divenuto patrimonio UNESCO. Il   partire dal medioevo la storia di Pago fu

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