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si dispongono su quattro fi le parallele utilizzo intensivo che ha però impoverito
alla costa dalmata: le due fi le più esterne la vegetazione, già scarsa a causa della
sono protette dal Parco Nazionale geologia del territorio, costituito da rocce
delle Kornati (Nacionalmi Park Kornati) carsiche e da pietraie. Oggi le uniche
creato nel 1980, su una superfi cie di 35 piante presenti sono fi chi, ulivi, circa
km di lunghezza e 15 km di larghezza, per l’80% del territorio, e qualche vite.
tutelare i fondali marini e per impedire Fra le altre isole vi è Lavsa, con un’ampia
un forte popolamento delle isole; il parco baia molto frequentata dai turisti, Kasela,
tutela anche le acque circostanti, per Mana, famosa per uno strapiombo sul
cui la fauna ittica si sta ripopolando di mare sul quale le onde che si infrangono
tartarughe marine, cernie, spigole, polpi, raggiungono anche i 40 m di altezza,
seppie, lucci e scorfani. Per questo motivo Katina, dove sono stati rinvenuti i resti di
costituiscono un vero e proprio paradiso
per gli amanti della vela e delle immersioni una villa romana lunga quasi 100 m con
subacquee. L’isola più grande, Kornat, fu un grande serbatoio per l’acqua, Svršata,
abitata fi n dal neolitico. L’isola di Piškera, dove si vede un muro che scende in acqua
invece, fu molto importante nel medioevo fi no a una profondità di 20 m e che era
per il commercio del pesce. Fino al secolo probabilmente un vivaio ittico romano,
scorso furono abitate dall’aristocrazia e la parte meridionale dell’isola di Dugi
di Zara, ma a partire dal XIX secolo Otok con la baia di Telašcica. Una delle
sono state acquisite dagli abitanti della attrattive principali è la Vela Ploča,
vicina isola di Murter e utilizzate per il un’enorme scogliera sull’isola di Kornat
pascolo delle capre e delle pecore, un inclinata di ben 40 gradi sul mare.
Isola Kornati Isola Kornati
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