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fondazione della città dopo la caduta di   Orebić
           Troia, la Grande Torre del Governatore,   Lungo la costa meridionale della penisola
           a tronco di cono, e la Piccola Torre   di Pelješac, prospiciente l’isola di Korčula,
           del Governatore. L’ingresso nella città   si incontrano le spiagge più belle della
           vecchia avviene attraverso il Veliki   zona, bianche e circondate da boschi di
           Revelin, che si affacciava sul canale
           creato dai veneziani per separarla     pini e di tamerici. Il villaggio di Orebić
           dalla terraferma: si tratta di una porta,   è protetto dallo spoglio monte Ilija (900
           decorata con lo stemma di Venezia,     m), che garantisce alla zona un clima assai
           originariamente difesa da un ponte     mite, proteggendola dai venti freddi del
           levatoio, successivamente sostituito   nord.
           da una scalinata in pietra. Nella piazza   Entrata a far parte dei possedimenti di
           centrale, Strossmayerov trg, spicca la   Dubrovnik insieme all’intera penisola,
           Cattedrale di San Marco (Katedrala     Orebić assunse il nome attuale nel 1658
           Sv. Marka) costruita con la locale pietra   dall’omonima famiglia di capitani di
           calcarea (XII secolo) e risistemata in stile   mare qui insediatasi, che vi fece costruire
           gotico-rinascimentale nel XV secolo. Il   una cittadella contro le scorrerie turche.
           portale presenta due leoni di San Marco e   Durante i secoli successivi diventò sede
           l’immagine del santo patrono di Venezia,   di una delle marinerie più importanti del
           mentre nel Battistero si conserva una   Mediterraneo, fi no alla caduta di Ragusa,
           Pietà di Ivan Meštrović, attorno al ciborio   nel 1806.
           una pala d’altare del Tintoretto, nella   Il Museo del mare (Pomorski Muzej)
           navata settentrionale una statua di San
           Biagio ancora di Meštrović; sulle pareti   ripercorre la storia marinara di Orebić
           sono appesi alcuni trofei presi ai turchi   tramite quadri, cimeli e strumentazioni   Isola di Korčula
           durante la battaglia di Lepanto del 1571.   di bordo. Su un punto elevato sorge un
           Sulla piazza si affacciano il Palazzo   Monastero francescano (Franjevački
           dell’Abbazia, che ospita il ricco Tesoro   Samostan) del XV secolo, dal quale si
           (Opatzka Riznica) con alcuni dipinti   controllavano il porto e lo spicchio di
           di Tiziano, Tintoretto e Carpaccio, il   mare circostante, mentre su un’altra
           Palazzo Arneris, riccamente decorato,   sommità si scorge la Chiesa di Nostra
           e il Palazzo Gabriellis, all’interno del   Signora del Carmelo (Gospa od
           quale è allestito il Museo civico dedicato   Carmena).
           alla storia di Korčula: tra le collezioni
           archeologiche il reperto più interessante   Ston e Mali Ston
           è una tavoletta scolpita che testimonia la   Entrambi i siti si trovano sull’istmo che
           presenza dei greci sull’isola nel III secolo
           a.C.                                   unisce la penisola alla Dalmazia. Ston,
           Il più illustre cittadino di Korčula secondo   anticamente Stagnum per la presenza
           alcune testimonianze fu Marco Polo,    di fondali molto bassi utilizzati come
           nato qui nel 1254: si può visitare la sua   saline, dopo una prima fortifi cazione
           casa natale caratterizzata da un’alta torre.   medievale, nel 1333 fu racchiusa entro
           In città si trova anche un interessante   una cinta muraria lunga più di 5 km, con
           Museo di icone in cui sono in mostra   41 torri, sette bastioni e due fortezze,
           alcune tavole bizantine su sfondo oro.   all’interno della quale ancora oggi si snoda
           Bella la Chiesa di Ognissanti (Crka Sv.   un interessante borgo medievale. Le
           Svetij), costruita sul lungomare in stile   mura racchiudono il nucleo principale di
           barocco (XVIII secolo). All’esterno delle   Veliki Ston, il monte San Michele e Mali
           mura sorge la Chiesa di San Nicola (Sv.   Ston, piccolo villaggio a 1 km da Ston
           Nikola, XV secolo).
                                                  inglobato nella cinta difensiva, oggi noto
                                                  per la  produzione di ostriche. Gli edifi ci
                                                  principali si concentrano quasi tutti a
           PENISOLA DI PELJEŠAC                   Veliki Ston: la Fortezza di Veliki Kastio,
           La penisola di Pelješac, lunga circa 65   la Chiesa di San Biagio (Sv. Vlaho)
           km da Ston a Orebić, è percorsa da una
           catena montuosa che raggiunge la propria   del 1870, il Palazzo del governatore,
           altezza massima con il monte Sant’Elia   il Palazzo vescovile e la Chiesa e il
           (900 metri), mentre le pianure costiere   convento francescano di San Nicola
           sono coltivate a vigneti e frutteti. Dopo   (Sv. Nikola).
           greci, romani e bizantini, questo strategico   A Mali Ston, invece, vi è la Fortezza
           punto della costa fu possedimento della   Koruna, eretta nel 1447 con un deposito
           repubblica di Ragusa dal 1333 al 1808.   per il sale.

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