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A partire dal XVI secolo ingenti cittadine e decorato con una testa turca,
migrazioni di popolazioni in fuga una testa veneziana, lo stemma dei Balbi
dall’invasione turca nell’entroterra e il Leone di San Marco. Sulla piazza si
portarono un forte incremento affacciano anche la Torre dell’Orologio e
demografi co che fece espandere il la Loggia del XVII secolo, attorno a cui si
centro abitato oltre le mura veneziane. snodano vicoli stretti e tortuosi sui quali si
La posizione geografi ca, oltre alla affacciano edifi ci barocchi e rinascimentali
conformazione isolata della città la che raccontano la storia della città a partire
preservarono sostanzialmente dalle dal XVI secolo; caratteristici i palazzi
epidemie di peste e di malaria che popolari coronati da numerosi fumaioli.
falcidiarono, invece, gli altri territori della Il Monastero francescano, costruito
regione; nel 1763 l’isola di Rovinj fu nel XVIII secolo in stile barocco, ospita
unita alla terraferma con l’interramento una piccola ma preziosa biblioteca oltre a
dello stretto canale. Il lungo periodo di dipinti e sculture.
benessere economico durò fi no al 1719, Nella parte nuova di Rovigno si trova
quando l’impero asburgico concesse a il Battistero della Santissima Trinità
Trieste e a Fiume lo status di porto franco, (Sv. Trojstvo), costruito nel XIII secolo
relegando la città al ruolo di porto di a pianta eptagonale, al cui interno vi è
secondaria importanza, superato anche da l’Istituto di Biologia Marina che ospita
quello di Pola. l’antico Acquario, con esemplari della
Oggi l’economia cittadina si basa fauna tipica del mare circostante e
principalmente sulle attività di pesca e su dell’arcipelago dalmata, fra cui velenosi
una grande industria del tabacco. pesci scorpione e variopinti anemoni.
Visita Isole
Nel punto più alto della penisola, dove si Il mare antistante il centro abitato è
inerpica la strada chiamata Grisia, si erge la disseminato di piccole isole: le più note
Cattedrale di Sant’Eufemia (Katedrala sono Sveti Katarina, Sveti Andrija,
Sv. Eufenija), il più imponente edifi cio dove a partire dal VI secolo si trovava Rovigno
barocco di tutta l’Istria, costruito nel 1736, un monastero benedettino del quale
quando la città era il principale centro rimane visibile solamente la parte centrale,
della regione, riutilizzando materiali di Crveni Otok e Maškin, coperta da fi tti
edifi ci precedenti. Secondo la tradizione boschi. Otok Katarina, davanti al porto
il corpo di Sant’Eufemia, torturata e meridionale della Città Vecchia, mostra
data in pasto ai leoni nel 304 per ordine resti di presenze umane e di un castelliere
dell’imperatore Diocleziano, sarebbe risalenti all’Età del Bronzo. Fino al XV
stato trasportato da Costantinopoli secolo era sede di un ospizio di eremiti e
nell’800, quando le spoglie sarebbero di un convento dell’ordine dei serviti.
giunte su una barca sulle sponde di A circa 2 km di distanza si trova il Parco
Rovigno. Inizialmente le spoglie furono Forestale di Punta Corrente, creato nel
deposte nella chiesa di San Giorgio, che 1890, e il promontorio di Zlatni Rat, dove
si trovava dove oggi sorge la cattedrale, passeggiare a piedi o in bicicletta lungo
per poi essere spostate nella cattedrale sentieri ben tenuti. Da Rovigno partono
appositamente costruita. Da allora ogni tutti i collegamenti per le isole del suo
16 settembre, anniversario della morte, il arcipelago e sono organizzate crociere
luogo è sempre traboccante di fedeli e si giornaliere per le isole e la costa; la città Rovigno
organizza un’importante processione. Una offre buoni servizi e numerose possibilità
statua della santa in marmo rosso è posta di svago, dallo sport (immersioni,
a fi anco di una delle porte laterali, mentre arrampicate su roccia...), alla buona cucina,
l’interno della chiesa si presenta diviso in alla musica.
tre navate e arricchito da importanti tele
di pittori veneziani. La torre campanaria Dintorni
del XVII secolo è alta 60 m, come il Qualche chilometro a nord del centro, il
campanile di San Marco a Venezia, ed è lungo e profondo fi ordo del Canale di
sormontata da una piccola statua in rame Leme (Limski Kanal) si inoltra all’interno
di Sant’Eufemia. per una lunghezza di 12 km; le pareti del
Nel Museo civico (Gradski Muzej) canale arrivano fi no a un’altezza di 100 m,
sono esposti numerosi quadri dal XV sono estremamente ripide e caratterizzate
secolo a oggi, oltre ad alcuni reperti da numerose cavità e anfratti naturali nei
etruschi. Accanto al museo è posto quali sono stati rinvenuti reperti risalenti
l’Arco dei Balbi, edifi cato nel 1680 al Paleolitico. Qui nell’XI secolo abitò
in corrispondenza di una delle porte l’eremita San Romualdo, fondatore del
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