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Procedendo verso nord nella visita nautica. Vi si trova anche la più antica
dell’abitato che si inerpica sulla collina, si chiesa dell’isola, Sv. Ivan, del VI secolo.
incontrano la gotica Casa Hektorovic, il Altri edifi ci interessanti sono la fortezza
Monastero benedettino, al cui interno Kaštel Tvrdalj del XVI secolo, fatta
si può visitare una fedele riproduzione di costruire dal poeta Petar Hektorovic, e il
una casa rinascimentale, la Loggia civica, Monastero domenicano (Dominikanski
dalla quale erano letti bandi ed editti, la Samostan), fondato nel 1482 e ricostruito
Torre dell’Orologio a pianta quadrata e il dopo la sua distruzione a opera dei turchi
Palazzo Ettoreo (Hetkoroviceva Palača) nel 1571; accoglie una vasta biblioteca e
caratterizzato da bifore gotico-veneziane, una bella Sepoltura di Cristo, probabilmente
edifi ci tutti risalenti al XV secolo, oltre opera del Tintoretto. Del passato classico
alla Chiesa di San Marco, utilizzata dai
domenicani e distrutta dai turchi, al cui di Pharos rimane un pavimento decorato a
interno il Museo archeologico occupa mosaico di una villa romana.
uno spazio importante.
Hvar è dominata a nord dalla Fortezza Jelsa
Španjola, la residenza del podestà Questo bel centro abitato lungo la costa
ricostruita nel 1551 dall’imperatore Carlo nord-orientale, è affacciato sul mare e
V, più volte ingrandita prima e durante la circondato da numerose spiagge sabbiose,
difesa della città dalle incursioni turche da pinete e pioppi. L’origine di Jelsa è
prima, degli austriaci poi, e a sud dal recente, fu, infatti, fondata nel XIV secolo
Monastero francescano (Franjevački come porto di Pitve attorno alle chiese
Samostan), costruito nel XVI secolo, con e alla successiva fortezza eretta in difesa
torre campanaria del secolo successivo; dei turchi. Durante il XIX secolo furono
all’interno del chiostro, al centro del quale
Isola di Hvar bonifi cate le paludi attorno alla città,
si innalza un bellissimo cipresso secolare, che iniziò a ingrandirsi e a incrementare
si trovano alcuni reperti molto interessanti i commerci e la vita culturale, anche
come un Atlante di Tolomeo risalente al a seguito della creazione della prima
1524 e un enorme dipinto raffi gurante biblioteca isolana e della nascita di un
l’Ultima cena (8x2,5 m), realizzato nel XVI circolo letterario.
secolo. All’interno della Chiesa della La Chiesa dei Santi Fabiano e
Madonna della Misericordia (Gospa od
Milosti) annessa al monastero si ammirano Sebastiano (Crkva Sv. Fabijana i
un bel polittico, un dipinto raffi gurante la Sebastijana) è caratterizzata da un
Crocifi ssione e la tomba di Hannibal Lucic, pregevole altare in legno, realizzato in stile
che nel XVI secolo compose La Schiava, barocco nel XVII secolo e da una statua
il primo dramma in lingua croata di lignea della Madonna, portata a Jelsa con
argomento non religioso. l’intento di salvarla dai turchi. Alcuni scavi
Ma Hvar offre anche altre fortezze: il archeologici hanno riportato alla luce una
Forte Napoleone, costruito dai francesi necropoli romana.
nel 1811 e la Fortezza di Galešnok,
opera degli austriaci (1836). Altri due Altri centri
residenze nobiliari molto interessanti Poco a ovest di Jelsa, Vrboska è immersa
sono Palazzo Vukašinovic e Palazzo in un paesaggio caratterizzato da distese di
Gargurovic. campi di lavanda. In paese si può visitare
la Chiesa di Santa Maria (Sv. Marija) del
Stari Grad 1580 e la Parrocchiale di San Lorenzo
Lungo la costa nord-occidentale dell’isola, (Sv. Lovro), al cui interno è custodito un
sul lato meridionale di una riparata baia, polittico di Paolo Veronese.
Stari Grad è una cittadina tranquilla All’estremità orientale di Hvar, Sucuraj
e isolata, punto di riferimento per gli è un piccolo villaggio con un castello
amanti del mare e del relax. Qui nel 384
a.C. i greci fondarono con l’aiuto della veneziano fortifi cato del 1631.
vicina Issa la colonia di Pharos. L’arrivo Le piccole Isole Pakleni si distendono
dei romani risale, invece, al 219 a.C. Stari a sud di Hvar e devono il loro nome alla
Grad fi no al 1278 fu il principale centro resina (in croato paklina) che si estraeva
dell’isola, prima che la sede vescovile fosse dai fi tti boschi di pini, utilizzata per
spostata a Hvar. impermeabilizzare le imbarcazioni, mentre
Sulla piazza centrale si affacciano la l’isola di Šcedro, ricca di vegetazione
Chiesa di Santo Stefano (Sv. Stjepan), presenta alcuni resti archeologici, fra
risalente al XVII secolo, e Palazzo cui una villa romana e un monastero
Bianchini, che ospita una ricca collezione domenicano.
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