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massicce esportazioni di legname, tessuti, città assoggettate all’impero ottomano che
vino, metalli preziosi e olio. Dopo essere in diversi campi diedero lustro a Ragusa,
rimasta sotto il controllo di Venezia dal come Marin Držic e Ivan Gundulic nella
1205 al 1358 e aver passato una breve letteratura e Ruder Boškovic nella fi sica.
annessione al regno di Ungheria fi no al Nel 1667 un violento terremoto provocò
1382, la città tornò a godere della propria la distruzione di quasi tutti gli edifi ci
autonomia, autoproclamandosi repubblica cittadini, che furono ricostruiti in stile
e inaugurando un lungo periodo di barocco, anche se fu l’inizio di un declino
prosperità economica. Il pagamento di economico inarrestabile, iniziato dopo la
un tributo annuale sia ai veneziani sia scoperta dell’America nel 1492 che aveva
ai turchi permise alla città di non essere aperto nuove vie commerciali fuori dal
coinvolta nelle sanguinose guerre che Mediterraneo. Nel 1806 Dubrovnik fu
devastarono l’Europa con una sostanziale invasa dalle truppe di Napoleone che il
stabilità anche interna determinata da una 31 gennaio 1808 sciolse la repubblica,
forma di governo aperta, un’oligarchica nel 1815 il Congresso di Vienna assegnò
governata dal gran consiglio costituito Ragusa all’impero austro-ungarico al
dai rappresentanti delle famiglie nobili quale fu annessa fi no al 1918. Da questo
ragusine e dal senato. Il consiglio momento la città ha fondato la propria
minore, costituito da sette membri e da economia principalmente sul turismo.
un priore che durava in carica un mese
per evitare il crearsi di una supremazia Centro storico
di una casata sulle altre, esercitava il Il centro storico è attraversato in direzione
potere esecutivo. Va ricordato il fatto che est-ovest dalla Plaka, o Stradùn, mentre
durante il suo mese di carica il priore non le due porte cittadine sono Porta Pile
poteva lasciare il palazzo se non sotto (Gradska Vrata Pile) a ovest e Porta
autorizzazione del senato cittadino. Di Ploče a est, l’accesso occidentale (1537),
pari passo con lo sviluppo economico sormontata da un arco a ogiva e da
si registrò anche quello culturale, con una nicchia nella quale è alloggiata la
numerose personalità qui scampate da statua di San Biagio, santo patrono e
Dubrovnik, Palazzo Sponza
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